La discussione sul disegno di legge relativa all’assegno unico familiare è stata fissata al Senato per le ore 16:30 di martedì 30 marzo 2021. L’appuntamento rappresenta l’ultima fase che il disegno di legge dovrà […]
La discussione sul disegnodilegge relativa all’assegno unico familiare è stata fissata al Senato per le ore 16:30 di martedì 30 marzo 2021. L’appuntamento rappresenta l’ultima fase che il disegno di legge dovrà affrontare prima di essere ufficialmenteapprovato dal governo.
L’entrata in vigore del provvedimento si occuperà di riorganizzare criteri e parametri inerenti agli aiuti rivolti ai nuclei familiari che saranno compattati in un unico assegno destinati ai figli.
In questo modo, quindi, viene stabilita l’abolizione dei vari bonus erogati nel corso dei mesi vissuti all’insegna della pandemia da coronavirus come il bonus mamme domani, il bonus bebè e qualsiasi altro tipo di sostegno per genitori con figli a carico.
La misura è stata riconosciuta da tutti i partiti come una svolta considerevole dopo il periododistallo che ha recentemente contraddistinto il governo italiano.
L’assegno previsto dal nuovo disegno di legge verrà rilasciato a tuttelefamiglie composte da almeno un figlio di età non superiore ai 21 anni.
L’aiuto potrà essere richiesto sin dal settimomesedigestazione e l’importo stabilito verrà versato ai genitori fino al compimento del diciottesimo anno d’età della prole.
Per i genitori che hanno figli di età compresa tra i 18 e i 21 anni, è possibile chiedere allo stato che la cifra venga erogata al diretto interessato, per incoraggiarne l’autonomia.
Il valore massimo dell’assegno unico familiare è commisurato al redditoISEE del nucleo familiare, sarà distribuito tra i due genitori e potrà raggiungere il tetto massimo di 250euro.
L’importo totale stabilito aumenta all’aumentare del numerodeifigli a carico dei genitori ed è stata prevista anche un incrementodellacifra, che spazia tra il 30% e il 50%, nel caso in cui sia necessario prendersi cura di giovani disabili.
La principale novità introdotta dal nuovo disegno di legge, infine, consiste nella possibilità di consentire a tutte le famiglie, inclusi lavori autonomi e detentori di partite Iva, di fare domanda per l’assegno familiare.